mercoledì 12 luglio 2017

Umberto Druschovic - Caffé al porto

        Sulla terrazza di questo bar
affacciato all'orizzonte
dove comincia il molo
e la terra s'abbandona al mare



in questo mattino di sole che abbaglia
e di semplice quiete tu mi dici
restiamo qui finchè giunga la sera
mentre io, lentamente,
giro piano il mio caffè
nella tazzina orlata di rosso.
         Perchè mi guardi e a che pensi,
mi chiedi ora che il mare è così azzurro
e l'affanno della vita è lontano,
mentre un peschereccio torna lento
beccheggiando verso il porto
con la scia di gabbiani che,
striduli, gli volano intorno.
         Penso che il nostro stare insieme
sia un piccolo dettaglio, ma importante,
una cucitura raffinata sull'orlo del vestito
che indossiamo e che chiamiamo vita,
sul cui risvolto appare un'etichetta,
forse già un po' logora, un po' stropicciata
che non è di alta sartoria
ma su cui ancor si legge che è
di buona marca, e si chiama amore.
         

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