martedì 5 maggio 2015

Claudio Rampin – Come una trottola

Laggiù…,
oserei sfidare il non tempo,
unica pietra levigata
su cui incidere un nome.
Oltre quel velo impercettibile
dai mille pastelli
d’infinite sfumature
dai sapori inebrianti,
dai gusti antichi, esotici.
Laggiù…,
dove il vento
fischia la sua melodia
dove la sua forza
ha spazzato ogni cosa
e sparpagliato ogni mia briciola
di felicità.
Laggiù…,
lo schianto sarebbe un uragano,
un vortice in cui tuffarsi
e così girare senza meta
come sogni che non ricordo
o forse ho smarrito
in un giramento
sul perno d’un amore.
Laggiù…,
trottola arcobaleno
in un giro di danza
sulla punta del cuore.

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