lunedì 2 giugno 2014

Paolo Pietrini - Affronterò il tramonto - Corre la vita - Memoria del sogno

Affronterò il tramonto
Affronterò il tramonto
banale e drammatico,
allegro e crudele
come l’orizzonte che brucia.
Non voglio trascinare
la mia sera nella notte
e attendere nel buio
che l’alba mi riscatti.

Inseguirò il coraggio
e accenderò l’aurora
perché ogni giorno
mi colga senza timore
alla fine del tunnel,
sereno e consapevole
della tragica farsa
che la storia alterna
all’umana tragedia
nel teatro del mondo.

Affronterò il tramonto
allegro e crudele,
banale e drammatico

come il giorno che fugge.



Corre la vita
Corre la vita;
alla sorgente è rivolo
e subito scende torrente   
ma ci par lento il suo corso
che presto si fa piena e ci travolge,
poi impaluda e si perde nel mare infinito.
Corre la vita e giace, la Storia non si ferma.   




Memoria del sogno
Nel cielo i colori del grigio,
    odori di pioggia e d’autunno.
Giorni e giorni insistenti
    di gocce impalpabili e fitte
che affrettano il passo
    dei nostri gruppi radenti
da un portico all’altro fin dentro
    la campanella d’entrata. 
E ancora li attendono, grigi
    di pioggia insistente, 
mentre fuggono in fretta
    la campanella d’uscita
tra deluse speranze di sole
    da un portico all’altro.
Non è nostalgia del passato
    adesso che il giorno mi fugge  
ma è sempre vivo il ricordo     
    di quelle giornate lontane,
vestite di pioggia e di grigio,
    deluse speranze di sole
di una vita sofferta  ma vera,
    il sogno di un mondo sereno,
svanito nel grigio più grigio
    di splendidi giorni assolati
in tante stagioni senz’anima. 
    Il tempo è cambiato, mi dico,
il clima, gli uomini, il mondo,
    la vita che corre dintorno.
Sognavo nostalgia del futuro,
    ritrovo memoria del sogno.

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